Toutes les chansons de Mario SALIS
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Siamo i figli di una triste storia
La mia vigna
Ti amo infinito Radio RAI
Loro come me
La terra è di tutti
Mister time
Nella canzone del male
Danza per me amore mio
Chants prophétiques et engagés
UNO STREGONE DEL SIMBOLISMO
Nei sui anni giovanili, da vero e proprio busker – anche se non chiedeva soldi –
Mario Salis ha affinato la sua cifra stilistica,
è diventato uno stregone del simbolismo e come tutti gli intercettatori non decerebrati dell’insegnamento dylaniano
ha acquisito la dote della Profezia, che consiste nel decrittare un mondo invisibile ai contemporanei,
ma perfettamente comprensibile alle generazioni a venire come si vede bene dai versi visionari di
“Sulla strada di Ginevra”
,
che solo oggi, ex post, 33 anni dopo parlando di “nuove divise” e di “povertà infinite”
siamo in grado di comprendere davvero.
Testo di
Franco FOSCA
La traccia dell'angelo di Gerusalemme
Sotto sembianze umane
l'angelo si presento'
lui messaggero del cielo
piano piano mi sussurro'
Parlava una lingua antica
parlava alla mia anima ferita
mi disse Mario stai tranquillo
vivi in umiltà la tua vita
Segui il respiro del vento
annuncia la pace nel mondo
anche se pochi ascolteranno il tuo canto
non preoccuparti tu segui il tuo istinto
Saro' sempre al tuo fianco
in ogni ovunque se ce n'è bisogno
sta per arrivare il giorno
per l'umanità un nuovo disegno
I giorni dell'acque e del fuoco
Saremo tutti crocifissi
se non alziamo lo sguardo al cielo
e non sappiamo piu' distinguere
il santo dal furbo il falso dal vero
Sacerdoti venerano reliquie
per cadaveri in processione di morti
ci sono corpi di carne e di sangue
ma sono in pochi a rimanere vivi e forti
E coloro che osano restare nel giusto
e difendono l'amore di ogni povero Cristo
sono ignorati umiliati derisi
assassinati con il minimo sforzo
Pioveranno pioggie di fuoco
di acqua di sale di vento
saranno tempeste ed il mondo
sara' strozzato dalle radici del fango
Sulla strada di Ginevra ( Mario Salis & Franco Fosca )
Sulla strada di Ginevra
vermi striscianti da topaia
La neve gelida e di latta
L'orchestra muta amplificata
Un'albergo colmo di lucertole e un'uomo finto che ti ride
I calzoni sporchi di caffé e le luci accese per Natale
Solo all'alba tra il torrente e la nuova luce del giorno
C'é chi corre con la fretta ma come é acerbo il suo ritorno
Da una fune sfilacciata sta scappando senza rumore
Fugge da un posto che ormai odia
Ma crede ancora nella sua storia
I nuovi inquisitori
Pestiferi incivili fraudolenti supponenti
quando aprite bocca siete falsi siete finti
il vuoto che vi abita è un pozzo senza fondo
misera è la vostra visione del mondo
ladri di futuro bugiardi assassini
l'anima l'avete data in pasto ai cani
non c'è peggior peccato che uomo possa fare
che criminalizzare chi osa l'amore
Buon natale migranti
Buon natale a chi è morto nel mare
abbandonato anche dalla luce del sole
Buon Natale a chi vive disperato
deriso dal potente umiliato
Buon Natale a chi non sa piu' dove andare
su quale barca da quale porto partire
Buon Natale a chi è violentato dal vento
e nella tempesta vive il suo tormento
Buon Natale a chi protegge la sua famiglia
con la sabbia del deserto
con il suono di una conchiglia
A voi il mio abbraccio fraterno
voi che vivete in terra l'inferno>
Il piu' grande cimitero del mondo
E come possiamo fare il bagno
in quelle acque mortifere
come possiamo essere felici
quando sotto ai nostri occhi
galleggiano cadaveri
Come possiamo ancora festeggiare
con santi e madonne in processione
mentre poveri Cristi quotidianamente
sono abbandonati alla loro triste sorte ?
Nel piu’ grande cimitero del mondo
si celebra la morte in diretta
Il mediterraneo una terra promessa
per tutta l'umanità una sconfitta
Nel piu’ grande cimitero del mondo
resta inascoltata ogni preghiera
la storia non ci ha insegnato proprio nulla
si continua a spruzzare veleno
a predicare odio con il rosario in mano
In questi brutti tempi
Mi sto rendendo conto
che stiam andando sempre piu' in fondo
misera è la nostra vita
misero è questo mondo
che non conosce giustizia
che parla di pace ma massacra
ogni tipo di speranza
impera l'arroganza
Angeli della morte
E vi ho visto spengere un lume stanco e sudato
e vi ho visto dopo averlo ammazzato fingere nel dolore
come statue di gesso dipinte volete la pace
come i profeti pirati uccidete uomini e fate
E vi ho visto da chi non sapeva parlare ne stare in silenzio
tra dighe di frasi paurose svuotarvi di senso
e vi ho visto da una madre morta che voleva diventare nonna
non vi bastava avergli perso la sensibilita per un'anello di paglia
Dalla polvere acquistate liberta
ma una triste per nuova storia sara
Ti diranno
Ti diranno rinnega te stesso
ma tu non lasciare mai il tuo cuore in un pozzo
ci saro' per te sempre mio amore
e nessuno ti potrà fare del male
Uccideranno anche l'aria che respiri
ma tu sii forte come i pesci del mare
che il domani appartiene solo a chi crede
nel passato il futuro è presente e tu il seme
Il tempo verra'
Il tempo verrà di tagliare verrà
quei rami che non fanno passare la luce nel tempio verrà
il tempo verrà di finirla verrà
per quanti hanno perso per quanti hanno ucciso ogni verità
il tempo verrà e non lascierà
respiro ne acqua ne vita ne fango all'oscurità
L'ultima guerra
Popolazioni intere saranno massacrate
da bestemmie nucleari bombe pilotate
dall'ipocrisia del mondo che mostrerà il suo volto
questo tempo finirà sotto i chiodi sotto torchio
nessuno sarà escluso da questo futuro senza memoria
si sta preparando la più grande carneficina della storia
Quando intere terre brucieranno ed avranno sete
a poco serviranno le preghiere ipocrite scuse
la notte sarà buia più di ogni tenebra
stà arrivando macabra la guerra atomica
Canzone d'addio
Vengo da oltre le mura di una grande città
ho lasciato li' qualche mio appunto
ho lasciato la mia ingenuità
I ruscelli di fresca primavera
li avvelenano in tenera età
alla notte hanno rubato il silenzio
al giorno la verginità
Oramai là si muore tra il gas e il metano
e chi vive rimane a metà
oramai là si muore tra il gas e il metano
e chi vive muore a metà
Circuiti corti nel credere
cercano legna da ardere
tra i boschi ricolmi di aromi
violentano i testimoni
Uomini di cenere
Brucerà brucerà
come scaglie di velluto di serpente brucierà
Brucerà brucerà
come un incubo impotente il vostro sogno brucierà
Cenere di stelle
Vedo oltre ogni firmamento
navigo oltre ogni tempo
tra i disegni di Leonardo
tra le sfingi di ogni Egitto
tra gli inquisitori del cinquecento
alla corte di re Lorenzo
a Rialto con Vivaldi
con Marco Polo negli orienti
Cenere di stelle
cade giù dal cielo
minuscole particelle
si posano sul seno
e portano con loro
la luce del mondo intero
tutti i suoi misteri
ora tutto è chiaro
Vedo Don Milani dare le lezioni
Padre Pio che ride e gioca coi bambini
Giordano Bruno posa
rose sui balconi
Garibaldi sposa Anita
mentre tuonano i cannoni
Portero' con me
Padre madre
stelle del mio cuore
il cielo mi stà chiamando
devo proprio andare
Padre madre
datemi la benedizione
che la mia strada è lunga
lunga da attraversare
Il profeta
Il profeta vive nell'oggi
spolverando il domani
lui che sà quanto sia dura
superare ogni paura
A proteggerti ogni giorno
dalle scorie di ogni pianto
resta chi ha dato se stesso
e sarà sempre al tuo fianco
Profughi di stelle
Da poco partiti ed il mare
comincia a sussurrare
il suo umore peggiore
presagio di nero colore
Le onde diventano mostri
e l'acqua ci strappa le vesti
abbracciati alla nostra speranza
nel cuore ferita profonda
Tempeste come bestie feroci
ci sbattono mentre grida di voci
nessuno osa pensare
cosa potrebbe arrivare
Profughi siamo pronti
ad affrontare il mare
tra le tempeste nudi
pronti pronti a partire